Come
gran parte delle feste che si incontrano nel calendario, l'otto marzo
nasce in un modo e finisce in un altro. Questo giorno, che poi non è
tanto una festa ma soprattutto una commemorazione, è svilito di
ogni significato se ridotto ad uno scambio di mimose e all'uscita fra
amiche vocianti, ma diventa un'autoesaltazione quando leggo tutte le
solite frasi su quanto siamo forti, brave e coraggiose. Sarà anche
vero, ma serve a poco se ce lo diciamo fra di noi, mentre sarebbe
molto più significativo se venisse riconosciuto da qualche
maschietto in più, che magari avesse anche il coraggio di
promuoverci sul lavoro sebbene non siamo state "carine" con
lui. Perchè ancora di strada da fare ce n'è tanta e capita che mi
domandi se tutta questa emancipazione c'è stata davvero e se alla
fine c'è convenuta. Questa è una provocazione, è ovvio, ma a volte
la libertà e i diritti conquistati si sono trasformati in tanta
fatica in più.
Biblioteca Gianni Rodari - Corciano (PG) |
Ginger Rogers e Fred Astaire |
Per celebrare l'8 marzo in biblioteca c'è un incontro dal titolo curioso, "In
equilibrio sui tacchi a spillo". E già, perchè noi donne siamo
delle magnifiche equilibriste, pronte a mettere insieme in 24 ore una
sfilza di impegni e di incastri.
La relatrice proietta l'immagine di
Ginger Rogers e di Fred Astaire ed osserva: lei faceva i suoi
identici passi, ma li faceva sui tacchi! Come dire, non solo possiamo
fare tutto quello che fanno gli uomini, ma possiamo farlo mettendoci
anche una difficoltà in più, i tacchi appunto. Il tacco è però
anche il simbolo della femminilità, ergo possiamo fare le stesse
cose degli uomini ma alla nostra maniera. Vengono proiettate foto di
donne che secondo una micro indagine della relatrice sono ancora
oggi fonte di ispirazione. Ci sono scienziate, artiste, donne di fede,
politiche, sportive e, naturalmente, scrittrici. Poi viene illustrato
un progetto che verrà portato avanti proprio in queste sale, la
palestra rosa. Che non è un posto per fare ginnastica senza uomini
attorno, quanto una scuola di scoperta e di crescita, di
consapevolezza, di comunicazione e gestione dei conflitti, di
gestione dello stress e dell'ansia, di autodifesa. Lo scopo non è
quello di armarci contro l'uomo ma di "attrezzarsi" per
evitare di rimanere vittima da un lato della violenza altrui, fisica
e psicologica, sempre più diffusa verso noi donne, dall'altro della
violenza che sappiamo autoinfliggerci quando non siamo capaci di dire
no, quando ci facciamo fagocitare dallo stress, dall'ansia
quotidiana, dall'infelicità che andiamo cercando con il nostro modo
di vivere "sbagliato".
Basta:
ho divagato dal filo conduttore del blog, o forse no, ma oggi non
potevo parlare di un libro specifico perchè oggi è il giorno di
tutte coloro che hanno ispirato ogni post di questo cyberspazio e a
tutte loro, nessuna esclusa, va il mio grazie incondizionato per le
emozioni che mi hanno regalato, per quelle in agguato dentro ogni
nuovo libro, per tutto ciò che ogni donna con una penna in mano ha
fatto, anche incosapevolmente, per l'emancipazione, la libertà e la
crescita di ogni altra donna.
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