Il titolo del libro è perfetto. Nessun’altra parola avrebbe potuto sintetizzare con altrettanta efficacia la persona che fu Oriana Fallaci. Nessun aggettivo avrebbe potuto esservi accostato. Una donna. Punto. L’autrice della biografia si chiama Cristina De Stefano. Immagino la grande fatica, l’impegno, la ricerca che queste pagine debbono esserle costate. Perché raccontare Oriana Fallaci è difficilissimo nonché molto pericoloso. Io non mi azzarderò a farlo. Finirei per scivolare nell’encomio solenne, nella santificazione tardiva e un po’ anche nel ridicolo. Cose che invece non riguardano l’autrice del testo. Nei ringraziamenti finali, Cristina De Stefano sostiene di non avere molti tratti in comune con Oriana. Prendo per vere le sue parole, ma di certo la diversità non le ha impedito di provare per lei un affetto profondo. Ovunque, fra le pagine, si respira il suo amore per Oriana. Me lo immagino crescere a poco a poco, fra la rilettura dei suoi libri o la scoperta dei suoi appunti o il racconto di chi l’ha conosciuta. Un affetto che si fa più grande là dove Oriana si fa piccola, fragile, indifesa o incanalata verso l’errore. Quando si va ad impelagare in storie d’amore senza speranza. Quando soffre per la perduta maternità. Quando litiga furiosamente per un nonnulla. Quando è la peggiore nemica di se stessa. Quando è, appunto, una donna. Questa biografia ha due grandi pregi. Il primo è quello di restituirci un ritratto completo di Oriana. Di solito, quando si legge qualcosa su di lei, manca sempre un pezzo. Qui al contrario ci sono le mille donne che Oriana ha saputo racchiudere in sé: staffetta della Resistenza, figlia, sorella, giornalista, inviata di guerra, scrittrice, intervistatrice, donna innamorata, mamma interrotta, amica, viaggiatrice. L’altro grande merito che questo volume ha, è quello di ripercorrere tutta la bibliografia di Oriana. Leggendo queste pagine, comprendi che non puoi capire i libri di Oriana Fallaci se li sganci dalle sue vicende personali, perché dalla sua vita nascono e maturano. Non c’è una sola riga scritta da Oriana che non sia stata ispirata da Oriana stessa, dalle sue incredibili esperienze: un giro del mondo alla scoperta della condizione femminile, la frequentazione con i divi di Hollywood prima e gli astronauti in rotta verso la luna poi, i fronti di guerra che la vedono in prima linea come un soldato, le interviste con i potenti della terra, la sua vita privata segnata da grandi dolori. Ecco perché trovo che leggere la storia di Oriana sia fondamentale per avvicinarsi o tornare ai suoi testi: ce li dischiude, ci dà chiavi di interpretazione nuove, ce li fa rivivere con uno sguardo diverso e più profondo. Da ultimo, nel libro troverete un inserto di una ventina di foto, piacevolissimo da sfogliare e davvero emozionante. Oriana Fallaci era molto bella, con i suoi sguardi obliqui e intensi, con i sorrisi che la illuminavano tutta. Una donna di una bellezza totale, fuori e dentro, che questa biografia ricompone con rispetto e delicatezza, come un omaggio dovuto a lei, che in vita fu molto stimata, assai criticata, forse invidiata, ma molto poco amata e capita.
domenica 8 dicembre 2013
Oriana: una donna (raccontata con amore)
Il titolo del libro è perfetto. Nessun’altra parola avrebbe potuto sintetizzare con altrettanta efficacia la persona che fu Oriana Fallaci. Nessun aggettivo avrebbe potuto esservi accostato. Una donna. Punto. L’autrice della biografia si chiama Cristina De Stefano. Immagino la grande fatica, l’impegno, la ricerca che queste pagine debbono esserle costate. Perché raccontare Oriana Fallaci è difficilissimo nonché molto pericoloso. Io non mi azzarderò a farlo. Finirei per scivolare nell’encomio solenne, nella santificazione tardiva e un po’ anche nel ridicolo. Cose che invece non riguardano l’autrice del testo. Nei ringraziamenti finali, Cristina De Stefano sostiene di non avere molti tratti in comune con Oriana. Prendo per vere le sue parole, ma di certo la diversità non le ha impedito di provare per lei un affetto profondo. Ovunque, fra le pagine, si respira il suo amore per Oriana. Me lo immagino crescere a poco a poco, fra la rilettura dei suoi libri o la scoperta dei suoi appunti o il racconto di chi l’ha conosciuta. Un affetto che si fa più grande là dove Oriana si fa piccola, fragile, indifesa o incanalata verso l’errore. Quando si va ad impelagare in storie d’amore senza speranza. Quando soffre per la perduta maternità. Quando litiga furiosamente per un nonnulla. Quando è la peggiore nemica di se stessa. Quando è, appunto, una donna. Questa biografia ha due grandi pregi. Il primo è quello di restituirci un ritratto completo di Oriana. Di solito, quando si legge qualcosa su di lei, manca sempre un pezzo. Qui al contrario ci sono le mille donne che Oriana ha saputo racchiudere in sé: staffetta della Resistenza, figlia, sorella, giornalista, inviata di guerra, scrittrice, intervistatrice, donna innamorata, mamma interrotta, amica, viaggiatrice. L’altro grande merito che questo volume ha, è quello di ripercorrere tutta la bibliografia di Oriana. Leggendo queste pagine, comprendi che non puoi capire i libri di Oriana Fallaci se li sganci dalle sue vicende personali, perché dalla sua vita nascono e maturano. Non c’è una sola riga scritta da Oriana che non sia stata ispirata da Oriana stessa, dalle sue incredibili esperienze: un giro del mondo alla scoperta della condizione femminile, la frequentazione con i divi di Hollywood prima e gli astronauti in rotta verso la luna poi, i fronti di guerra che la vedono in prima linea come un soldato, le interviste con i potenti della terra, la sua vita privata segnata da grandi dolori. Ecco perché trovo che leggere la storia di Oriana sia fondamentale per avvicinarsi o tornare ai suoi testi: ce li dischiude, ci dà chiavi di interpretazione nuove, ce li fa rivivere con uno sguardo diverso e più profondo. Da ultimo, nel libro troverete un inserto di una ventina di foto, piacevolissimo da sfogliare e davvero emozionante. Oriana Fallaci era molto bella, con i suoi sguardi obliqui e intensi, con i sorrisi che la illuminavano tutta. Una donna di una bellezza totale, fuori e dentro, che questa biografia ricompone con rispetto e delicatezza, come un omaggio dovuto a lei, che in vita fu molto stimata, assai criticata, forse invidiata, ma molto poco amata e capita.
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