Nel paese dove il talento è una
delle ultime cose grazie alle quali spunti un lavoro, il talent show, invece,
va alla grande. Sai cantare, fare una torta, muoverti sulle punte (o credi di
saperlo fare)? C’è di sicuro una giuria di gente famosa (e non necessariamente “talentuosa”,
ché altrimenti invece di stare lì a guardarti avrebbero di meglio da fare…) che
aspetta di portare alla luce l’artista che sonnecchia in te.
Dopo anni di cantanti, ballerini
e artisti circensi, è la volta (finalmente) degli aspiranti scrittori. Come mai
non ci avevate pensato prima, cari autori di format? Pensavate forse che gli
italiani fossero un popolo di ignorantoni, cui bastassero le canzonette e una
nuova ricetta per gli spaghetti?
Giammai! Gli Italiani scrivono.
Non leggono o leggono pochino, ma scrivono: tutti. Il famoso “romanzo nel
cassetto” non è una leggenda metropolitana, esiste, solo che adesso si è trasferito
nell’hardisk del portatile e grazie all’auto pubblicazione è anche abbastanza semplice
portarlo alla ribalta, senza aspettare che siano i posteri a scoprirlo.
Quindi adesso ci sono 100.000
copie in cerca di un autore. E’ questo il premio che attende il vincitore del
talent “Masterpiece”, l’agognata pubblicazione con una blasonata casa editrice.
La cosa più buffa di questo
talent – che detto per inciso è anche piuttosto guardabile e con spunti
interessanti- è la collocazione. Lo hanno piazzato su RaiTre, la rete della
roba culturale. Ma siccome o non ci credevano fino in fondo o pensavano che il pubblico
potenziale fosse fatto di nottambuli sfigati che non hanno né di meglio da fare
la domenica sera né un lavoro per cui alzarsi il lunedì mattina, lo hanno
schiaffato in seconda serata. Bah!
Nobile scopo quello di donare un
libro, ma un libro lasciato a raccogliere polvere su uno scaffale o utilizzato
come oggetto di arredamento, è la cosa più triste che esista. Il libro ne
soffre, si intristisce, diventa giallo e brutto. E’ come un cucciolo non
voluto. Quindi, per favore, non regalate libri se non siete più che certi che
chi lo riceve lo amerà e si perderà fra quelle pagine. Non regalate l’ultimo
successo di chiccessia, se non avete mai letto una riga di quell’autore, se non
avete la più pallida idea di cosa ci sia oltre quella bellissima copertina,
anche se ha una fascetta con dichiarazioni entusiaste della milionesima ristampa;
anzi, soprattutto se ha una fascetta.
Regalate un libro a chi possiede una tessera della biblioteca, a chi vi parla dei suoi autori preferiti con gli occhi illuminati, a chi ha il comodino inondato di volumi e una serie di arretrati da smaltire, a chi nel libro cerca compagnia, domande o affermazioni, vie di fuga dalla realtà. Per tutti gli altri, lasciate perdere. E lo dico da amante dei libri, che ne regala pochissimi, solo a persone accuratamente scelte e con un'unica eccezione: i bambini.
A loro i libri vanno sempre regalati: anche se giocano solo con il nintendo DS, si fanno srotorale il cervello dalla Tv e hanno i neuroni imbevuti dalla pubblicità. Proprio a loro i libri vanno donati, proposti, offerti, non come alternativa ai giocattoli ma come bellissimi giochi essi stessi.
Se c’è una speranza per il futuro dei libri, se vogliamo che il vincitore del talent di cui sopra abbia non solo 100.000 copie, ma anche e soprattutto 100.000 lettori, sotto l’albero dei bimbi DOBBIAMO assolutamente far spuntare dei libri.
Voglio credere invece che ci sia un cospicuo numero di italiani amanti della lettura. Io mi sento più felice di una dea mitizzata quando ricevo in regalo un libro e spero di trovarne almeno uno sotto l'albero di natale...
RispondiEliminaInteressante il nuovo programma, ma è già finito o lo ripeteranno questa domenica?
Anche per me è lo stesso: felicità somma se già dal pacchetto intuisco che si tratta di un libro!
RispondiEliminaMasterpiece è appena iniziato (dovrebbero aver trasmesso la terza puntata); ti lascio il link al sito, così puoi trovare tutte le info www.masterpiece.rai.it
A presto!